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Gusto - Grotto Morchino


Il Grotto Morchino si trova sul confine con Paradiso salendo verso Carona. Il Grotto dispone di 2 sale, la sala del camino che può ospitare fino a 30 persone e della cantina dei vini che può tenere fino a 15 persone. L’esterno si propone con un’ampia Terrezza e tavoli in sasso, come la tradizione vuole. Tutto intorno si può godere di una fitta vegetazione e, durante il periodo estivo, di una bella frescura. Con l’arrivo del caldo mettiamo in funzione la griglia che con costine, puntine e luganighette rallegra il palato dei clienti.


La nostra offerta propone piatti tipici della tradizione ticinese tenendo sempre un occhio di riguardo ai prodotti locali e di stagione. Un esempio è la nostra Polenta che comprende mais rosso e giallo coltivati in Ticino e lavorato meticolosamente dalla mugnaia Irene Petraglio presso il mulino di Bruzzella. La cantina Moncucchetto produce i nostri 2 vini della casa. “Il Murchì” rosso ricavato da uve Divico e il Bianco da uve Joanniter entrambi in purezza. I 2 vitigni si trovano a pochi metri dal grotto e sono situati dietro l’Hotel Bigatt.


La storia e il legame con Pazzallo: La sua costruzione è stimata attorno all’inizio del 1800. La famiglia Olgiati, sin dal 1842, si occupò del Grotto Morchino, allora di proprietà della famiglia Antonietti. Ultimi gerenti della famiglia Olgiati furono Carlo Maria. Di questo rinomato grotto erano molto apprezzati salumi della “mazza” preparati e stagionati direttamente in casa. La definitiva chiusura del Grotto Morchino, già non più in attività da qualche tempo, ebbe luogo nel 1985 con la morte di Francesco Pelli, nipote degli Olgiati, che per diversi anni si occupò del grotto. Dopo 15 anni Pierluigi Olgiati riapre il Grotto Morchino, ridando nuova vita a questo locale che fa parte della storia genuina e popolare della gente ticinese e in particolare del luganese e degli abitanti di Pazzallo. Il 1 gennaio 2020, con la vendita del grotto e del terreno circostante da parte di Pierluigi Olgiati alla Fondazione Leo e Maria Crepaz Antonietti, fondata dopo la morte di Leo Crepaz, il Grotto Morchino torna alle sue origini con un fedele restauro di tutta la struttura.


Herman Hesse al Grotto Morchino: Nota storica, l Grotto Morchino è stato meta del famoso scrittore che nel 1919 scrisse” L’ultima estate di Klingsor”. In questo libro, al capitolo “Il giorno di Carena” il suo personaggio si ferma in un grotto a bere vino e a mangiare pane. Questo grotto era il Morchino

Via Carona 1, 6912 Pazzallo, Svizzera

Telefono: +41 91 994 60 44

grottomorchino.ch

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